Imitazione di un'inclusione di scorpione nell'ambra

Le imitazioni dell’ambra con insetti

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Qual è la particolarità più importante dell’ambra? Penso che tanti di voi sappiano la risposta. L’ambra è l’unico fossile che può contenere inclusioni di insetti, ragni e addirittura rettili che vivevano 50 milioni di anni fa (nel caso dell’ambra baltica). Esatto, parliamo di un organismo vivente intero o di una parte di esso e non semplicemente della sua sagoma lasciata all’interno di una pietra o una roccia.

Siccome l’ambra con inclusioni di insetti è molto rara (il 10% circa, nel caso dell’ambra baltica), ovviamente spesso vengono prodotte vere e proprie “opere d’arte” – le imitazioni.

Come si creano le imitazioni delle inclusioni di insetti?

Le prime imitazioni sembrano risalire addirittura al 1500: in alcuni testi di quel periodo sono infatti descritte “ambre con inclusioni di pesci”. Ma se nel passato questi erano esempi di una forma di curiosità, nel secolo scorso, quando le tecniche per smascherare le imitazioni erano ancora scarse, c’è stato un vero e proprio “boom” delle imitazioni. Valore altissimo nel mercato era attribuito in particolare agli artropodi di taglia grossa (scorpioni, coleotteri, libellule etc.) e ai piccoli vertebrati racchiusi nell’ambra.

Imitazione di un’inclusione di scorpione nell’ambra.

 

Gran parte dei falsi sono realizzati con materiali, naturali o sintetici, che assomigliano all’ambra: con le resine sintetiche, l’animale viene immerso nella sostanza fluida, che poi viene fatta polimerizzare.

Il metodo migliore tuttavia rimane quello antico: scavando un pezzo d’ambra, viene inserito l’animale e poi lo spazio vuoto viene riempito di resina fresca o di olio.

Come capire se si tratta di una imitazione?

Inserendo l’animale in modo artificiale dentro l’ambra o immergendolo in una sostanza sintetica, di solito si sceglie un insetto già morto. Bisogna quindi osservare attentamente la posizione dell’insetto. Nel caso di inclusioni di insetti naturalmente intrappolati nell’ambra, essi si dispongono secondo la direzione di maggior flusso della resina, quindi spesso sono come “ingobbiti”.

inclusione autentica
Un ragno naturalmente intrappolato nell’ambra.

 

Nel caso dell’insetto “inserito” e quindi morto, invece, le zampe sono contratte sull’addome e le ali chiuse sul dorso. Certo, capita che qualcuno inserisca anche un insetto vivo… In quel caso esso non ha una posizione causata dal flusso della resina, e quindi appare “dritto”.

Inclusione autentica
Una mosca “ingobbita” dal flusso di resina, intrappolata nell’ambra.

 

Siccome non siamo tutti attrezzati di microscopio e non tutti abbiamo la conoscenza scientifica delle gemme, il mio consiglio – semplice, ma molto pratico – è: meno lo vedi, più è probabile che sia vero! Nella maggior parte dei casi, gli insetti intrappolati nell’ambra sono piccoli, “scomodi” da osservare, raramente posizionati al centro del pezzo d’ambra. Pensateci: se io falsifico l’inclusione, non metterò di certo un insetto minuscolo! Inoltre, l’insetto ha perso tutti i colori originari in 50 milioni di anni, quindi di solito è di un colore nero/marrone.

Imitazione di un’inclusione di farfalla nell’ambra ancora con i colori originari.

Le grandi inclusioni autentiche sono molto rare

I casi di inclusioni grandi – pensiamo a scorpioni o rettili – sono veramente molto rari. Si tratta di pezzi estremamente preziosi, che si trovano nei musei e si possano contare sulle dita di una mano. Perché? Beh, un animale più grosso semplicemente riusciva a scappare dalla goccia di resina che lo copriva, quindi solo in casi rari, dove il flusso della resina era estremamente forte e intenso, animali più grandi sono rimasti intrappolati interamente.

Per la mia esperienza posso dirvi che i pezzi più predisposti ad essere falsi contengono mosche, api o scorpioni. Le inclusioni naturali più diffuse sono le zanzare. L’esempio più incredibile che abbia visto nella mia attività con La Via dell’Ambra era un pezzo con un’ape e una spiga di grano… Ma secondo voi, 50 milioni di anni fa nei boschi subtropicali, quando ancora non c’era nemmeno l’ombra di un essere umano, si coltivava già il grano?!

Infine, per riconoscere la vera ambra con inclusioni…

Chiedete sempre al venditore se si tratta di un pezzo d’ambra con inclusione di insetto avvenuto in modo naturale, quale sia la provenienza, qualche spiegazione a proposito… Già così, con poche domande – e ascoltando le risposte – capirete quanto il commerciante sia effettivamente preparato. Lo ribadisco sempre: non c’è nulla di male nel fare e nel vendere dei simpatici pezzi di resina con insetti dentro (ovviamente, non vivi!), ma il venditore lo deve dire. È suo dovere!

Se invece non avete voglia di discutere, ricordate che una bella farfalla sorridente al centro del pezzo di “qualcosa” o un bello scorpione in un grosso uovo trasparente non è altro che l’imitazione della nostra preziosa ambra e delle sue antiche inclusioni di insetti preistorici.

 

 

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Autore

Ramune Kupsyte

Ramune Kupsyte, titolare del negozio
“La Via dell’Ambra” specializzato in ambra baltica.
Bassano del Grappa (Vicenza).
Le origini della parola “ambra”
Il ritorno nella mia terra
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