Le forme dell’ambra baltica

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Siamo abituati a vedere l’ambra già in forma di gioiello, quindi facciamo fatica ad immaginare che aspetto abbia questa preziosa gemma in origine, quando nasce. Con questo articolo scopriremo quali fattori influenzano la forma di un pezzo di ambra e scopriremo che la forma è un fattore che incide persino sul colore e sulle inclusioni che l’ambra può ospitare.

La resina uscita dal tronco dell’albero

 

Per capire le origini della nascita dell’ambra baltica, ricordiamoci sempre che essa è una resina che deriva dal pinus succinifera (un albero della famiglia dei pini) – ma questo lo sapete già, vero? Forse, invece, è meno noto il fatto che l’ambra poteva formarsi sia all’esterno che all’interno del tronco. Approfondiamo allora questi due aspetti.

L’ambra si formava sia all’interno che all’esterno del tronco (fonte: www.ambergallery.lt)

Le forme dell’ambra che si formano all’esterno del tronco

Pensavate che le ambre che si formano all’esterno del tronco fossero quelle più comuni? Per niente. Potrebbe sembrare naturale che l’ambra si formi dal momento in cui la resina esce dal tronco, ma non è così: è una parte quantitativamente minore. Sono però questi i pezzi d’ambra che contengono la maggior parte delle inclusioni di insetti e sono di colore trasparente. Ci sono 3 forme di ambra che si formano all’esterno del tronco:

1. Stalattite. Sono pezzi d’ambra allungati, spesso piatti o cilindrici. Sono il risultato della fossilizzazione di gocce di resina che sono uscite dal tronco per poi scorrere verso il basso e fermarsi avendo nel frattempo assunto una forma allungata.

2. Pezzo multistrato. Questi pezzi hanno la stessa forma delle stalattiti, ma più grossa. Dopo che la resina è uscita dal tronco, ne esce dell’altra che crea un secondo strato e poi un altro strato ancora (e così via). Proprio per questo motivo, i pezzi multistrato contengono il 95% degli insetti presenti nell’ambra baltica.

3. Goccia. La forma in assoluto più rara, e consiste in quello che potremmo definire un “eccesso” di stalattiti e pezzi multipli: quando il peso della resina uscita dal tronco era eccessivo, alla fine del pezzo si formava infatti una goccia. Se questa cadeva mentre era ancora liquida, semplicemente si distruggeva e disperdeva sul terreno – ed ecco perché è così rara. Le gocce possono essere sia trasparenti che opache.

Stalattiti d’ambra (fonte: www.ambergallery.lt)
Le gocce d’ambra (fonte: www.ambergallery.lt)

Le forme dell’ambra che si formano all’interno del tronco

Abbiamo già detto che la maggior parte dell’ambra si è formata all’interno del tronco – è la resina che non è mai uscita ed è rimasta dentro l’albero. Questi pezzi si sono “liberati” soltanto quando l’albero si decompose. Hanno forme molto varie, ma comunque piatte. Non contengono inclusioni, spesso queste ambre non sono trasparenti e si caratterizzano spesso per la presenza delle impronte della corteccia interna del tronco.

I segni della corteccia sull’ambra (fonte: www.ambergallery.lt)

 

Non dimentichiamo che tantissimi pezzi d’ambra durante il viaggio dall’albero ai depositi naturali – che dopo milioni di anni sono stati coperti dal mare – si sono spezzati, quindi hanno perso la loro forma originale. Forse adesso vi è ancora più chiaro perché i pezzi d’ambra grandi sono così preziosi?

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Autore

Ramune Kupsyte

Ramune Kupsyte, titolare del negozio
“La Via dell’Ambra” specializzato in ambra baltica.
Bassano del Grappa (Vicenza).
La cura dell’ambra I Come proteggerla?
Il mio viaggio in Lituania: la fiera dell’ambra e i venti di guerra
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