Credete che l’ambra sia stata utilizzata sempre e solo per creare gioielli? Beh, vi sbagliate 🙂 L’ambra è un materiale sin troppo versatile per ridurre il suo utilizzo alla sola manifattura di gioielli.
In questo articolo, vorrei allora focalizzarmi sulle espressioni artistiche grazie alle quali l’ambra ha sempre potuto risplendere nei secoli. Lasciamo per il momento da parte l’utilizzo dell’ambra nella medicina naturale (tema al quale dedicherò il prossimo articolo) e abbandoniamoci a temi, concetti e usi di tipo culturale dell’ambra baltica – come la bellezza, la moda, le antiche usanze religiose.
La funzione dell’ambra nel Neolitico e nell’età del Bronzo
Non ci sono tantissime fonti storiche su un periodo così antico, ma fortunatamente abbiamo il famoso “Tesoro di Juodkrante” – sul quale avevo già scritto un articolo (Tesoro di Juodkrantė). La collezione di vari pezzi d’ambra trovata a Juodkrante, in Lituania, nel XIX secolo, racconta della vita dei nostri antenati, delle loro usanze e riti nel Neolitico e nell’età del Bronzo.
Sono state trovate tante figurine di animali scolpiti, pezzi grezzi con gli ornamenti che simboleggiano la vita, la fertilità, corpi celesti e fenomeni naturali. Erano i simboli del paganesimo, espressione del forte contatto con la natura che caratterizzava quella forma di vita e organizzazione sociale.


Quello che stupisce, in questo straordinario tesoro, sono i 300 bottoni in ambra che avevano una funzione solo ed esclusivamente estetica. Ecco come si facevano belli i nostri antenati: con i bottoni! Si usavano pezzi d’ambra a forma di disco decorato, che venivano posti sugli occhi dei morti con una funzione rituale, per proteggere dal male.
Lo splendore dell’ambra baltica durante l’Impero Romano
Nell’Impero Romano l’ambra ha l’apice della sua fama quando i romani arrivano fino al Mar Baltico, dove scoprono questa straordinaria resina fossile. L’ambra veniva usata principalmente per creare gioielli, ma anche figurine di animali e addirittura teste umane. Gli artigiani locali sperimentavano anche costruendo piccole anfore, pettini, cucchiaini. Pensate che una piccola statuetta valeva più di uno schiavo!


Il cambiamento drastico dell’utilizzo dell’ambra nel Medioevo
Dopo il crollo dell’Impero Romano, l’ambra baltica inizia ad essere utilizzata principalmente per produrre oggetti religiosi come croci, rosari e oggetti di culto. Inizialmente non c’era particolare cura artistica nella lavorazione, che con il tempo diventava invece sempre più sofisticata: venivano decorati non solo piccoli oggetti, come bicchieri o vasi, ma anche mobili, specchi, sculture. L’usanza di usare l’ambra come materia prima per la produzione di gioielli era quasi svanita.
Dal Rinascimento in poi rinasce anche l’ambra
Con il Rinascimento la lavorazione dell’ambra diventa sempre più creativa e importante. Particolarmente nei XVII e XVIII secoli, gli artigiani esprimevano la propria abilità in sofisticate decorazioni di mobili, nella produzione di occhiali d’ambra e addirittura di microscopi!
È in questo periodo che si introduce l’utilizzo dell’ambra come base per la produzione di vernici, rivelandosi la soluzione migliore per laccare gli strumenti musicali. Pensate che anch’io ho un cliente artigiano, liutaio specializzato nella produzione di violini, al quale fornisco l’ambra.

Nel XVIII secolo nasce il mosaico d’ambra. Il più grande esempio della lavorazione dell’ambra a mosaico è senza dubbio la celeberrima e leggendaria camera d’ambra a San Pietroburgo. Per approfondire il tema della camera d’ambra, leggi l’articolo: La camera d’ambra.
La prima metà del XX secolo e la morte artistica dell’ambra
Dall’inizio del XX secolo, l’ambra come materiale perde completamente il suo valore. Dopo aver scoperto che l’ambra può essere pressata, si è avviata una banalissima e basica produzione di collane, spille, penne, pipe e altri oggetti semplici. Il pezzo d’ambra in quanto tale perde completamente il valore e quindi l’ambra viene fusa e pressata per fare vari oggetti a stampo. Pensate, i pezzi d’ambra con inclusioni di insetti, tanto importanti oggi, erano considerati difettosi e venivano scartati!
La rinascita dell’ambra dopo la seconda Guerra Mondiale
Durante la guerra qualsiasi produzione di ambra venne interrotta. Mancava una vera e propria scuola, l’artigianato un po’ più sofisticato, per dedicarsi al lato artistico della lavorazione d’ambra. Ma fortunatamente dagli anni ‘50 – e ancora di più dagli anni ‘70 – l’ambra riprende il suo ruolo principale: essere un gioiello. Nasce una nuova generazione di artigiani, specializzati nella lavorazione dell’ambra. I gioielli acquisiscono un livello artistico sempre più alto.
Negli ultimi 30 anni l’ambra è tornata ad essere protagonista nella gioielleria: si cerca di mantenere il più possibile la sua forma naturale, rispecchiare la sua anima. Non si lavora l’ambra per produrre un certo gioiello, ma il pezzo d’ambra – la sua forma – suggerisce quale sarà l’aspetto del gioiello.

Grazie a tecnologie sempre più avanzate, vengono prodotti gioielli incredibilmente sofisticati, souvenir importanti, come modellini di navi o addirittura vestiti! Sì, avete letto bene! In Lituania è stato creato più di un vestito in ambra baltica. È un lavoro che richiede tantissima pazienza e capacità. Pensate che uno dei vestiti realizzati in ambra pesa quasi 3 kg e ha richiesto 2000 ore di lavoro!


Sono felice di vivere in un’epoca dove la bellezza del gioiello creato con pietre, minerali e gemme va passo a passo con la naturalezza nella sua lavorazione. In fondo, cosa può esserci di più bello di quello che la natura ha creato?